LA CONDANNA DELL’AVVOCATA IRANIANA NASRIN SOTOUDEH: DALL’ORDINE DI MILANO SOLIDARIETÀ E INVITO A TUTTI I COLLEGHI A MANIFESTARE LA LORO PREOCCUPAZIONE
La libertà e l’indipendenza dell’avvocato che difende i diritti degli imputati sono un elemento essenziale dello Stato di diritto, ma tuttora non sono garantite in molti paesi autoritari o fondamentalisti. La vicenda dell’avvocata iraniana Nasrin Sotoudeh, condannata a 30 anni per reati contro la sicurezza e la morale pubblica è in realtà collegata esclusivamente alla sua attività professionale in difesa dei diritti umani di imputati a loro volta accusati per l’opposizione al regime. Le reazioni istituzionali sono numerose, anche a livello istituzionale, ma non sono sufficienti. Una delibera dell’Ordine degli avvocati di Milano invita tutti i colleghi a manifestare la loro solidarietà e la loro preoccupazione in tutti i modi possibili, anche inviando messaggi al Consolato Generale di Milano della Repubblica Islamica dell’Iran.
IN ALLEGATO LA DELIBERA DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MILANO