24 febbraio 2020
Il ricorso al “lavoro agile” può essere applicato «in via automatica» ad ogni rapporto di lavoro dipendente nelle zone a rischio epidemia, anche oltre i tetti di legge e in assenza di accordi aziendali.
Il Dpcm di domenica 23 febbraio (approvato a tarda sera dal Consiglio dei ministri) include, all’articolo 3, questa disposizione, “anticipata” dall’articolo del presidente di Agi - Avvocati giuslavoristi italiani, Aldo Bottini, nell’articolo con Matteo Prioschi sul Sole 24 Ore di sabato 22. L’estensione generalizzata (non obbligatoria) è stata poi studiata dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che domenica sera, sul proprio profilo Facebook, ha dato notizia dell’inserimento della norma nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
Di fatto la misura è applicabile in tutte le regioni del Nord che hanno adottato provvedimenti di emergenza, come la chiusura delle scuole e la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, almeno per l’intera settimana in corso.
QUI il testo completo del decreto in Gazzetta Ufficiale
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