Discriminazioni lavorative: Corte di Giustizia dell'Unione europea, sentenza C-356/21

13 gennaio 2023

Giurisprudenza Alte Corti ,

Discriminazioni lavorative: Corte di Giustizia dell'Unione europea, sentenza C-356/21
La lotta alle forme di discriminazione lavorativa in base all’orientamento sessuale non può limitarsi al lavoro subordinato, ma si estende anche a tutte le forme di lavoro autonomo. Lo sancisce la Corte di Giustizia dell'Unione europea con la sentenza C-356/21.

Il pronunciamento si riferisce all’interruzione della collaborazione tra un’azienda televisiva polacca e un lavoratore autonomo che realizzava montaggi, trailer e servizi di costume, dopo che quest’ultimo aveva pubblicato su YouTube un video musicale per promuovere la tolleranza verso le coppie dello stesso sesso.

Il Tribunale polacco si è così rivolto alla Corte Ue per chiedere se la vicenda rientrasse nell’ambito della direttiva 2000/78/Ce sulla parità di trattamento in materia di occupazione e condizioni di lavoro.
La Corte ha sottolineato che la direttiva comunitaria garantisce una tutela contro le discriminazioni a qualsiasi attività professionale, prescindendo dalla sua natura e dalle sue caratteristiche, dal momento che punta a eliminare tutti gli ostacoli basati su motivi discriminatori alla capacità di contribuire socialmente con un’attività lavorativa.

“Ammettere che la libertà contrattuale consenta di rifiutare di contrarre con una persona in base all’orientamento sessuale di quest’ultima”, si legge nella sentenza, “equivarrebbe a privare (...) la direttiva 2000/78 del suo effetto utile, in quanto tale disposizione vieta precisamente qualsiasi discriminazione fondata su un motivo siffatto per quanto riguarda l’accesso al lavoro autonomo”.
Avvocati Giuslavoristi Italiani

Recapiti

Indirizzo: Via Lentasio, 7
CAP: 20122
Comune: Milano
Telefono: +39 02 58305930
Fax: +39 02 58326379
C.F.: 97310270158
www.giuslavoristi.it

Orari

Dal Lunedì al Venerdì dalle ore
10:00 alle ore 13:00