Con la sentenza n. 7037 del 14 novembre, il Tar di Napoli ha annullato l’incarico di assistenza legale affidato da un Comune dell’isola di Ischia ad un professionista per un compenso (600 euro) definito “irrisorio”.
Il Tribunale amministrativo ha così accolto il ricorso presentato dall’Ordine degli Avvocati di Roma, sottolineando che la Pubblica amministrazione, “in attuazione dei princìpi di trasparenza, buon andamento ed efficacia delle proprie attività”, deve garantire il principio dell’equo compenso per le prestazione rese dai professionisti (dl. 148/2017).
Inoltre, anche se il professionista è disponibile a lavorare sotto tariffa, la Pa è obbligata ad assicurare una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro, dal momento che è chiamata a difendere la parte debole del rapporto contrattuale, vale a dire il professionista stesso.