La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 31120/2025, si è espressa in merito alla sostituzione del lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto con un altro lavoratore di qualifica inferiore.
I giudici hanno affermato il principio per cui “per escludere il diritto del sostituto alla definitiva assegnazione alle mansioni superiori ai sensi dell’articolo 2103 c.c. e della contrattazione collettiva applicabile la professionalità del lavoratore deve essere tutelata contro possibili abusi del datore di lavoro, tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto, inclusa la durata della sostituzione”.