A Cagliari il Convegno Nazionale degli AGI sul “Lavoro Sicuro”. Firmata una prima convenzione con i giuslavoristi di Grecia e Spagna per avviare un programma di scambi e formazione in materia di diritto del lavoro

11 ottobre 2025

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A Cagliari il Convegno Nazionale degli AGI sul “Lavoro Sicuro”. Firmata una prima convenzione con i giuslavoristi di Grecia e Spagna per avviare un programma di scambi e formazione in materia di diritto del lavoro



Si è aperto a Cagliari il Convegno Nazionale degli Avvocati Giuslavoristi Italiani sul “Lavoro Sicuro”

Firmata una prima convenzione con i giuslavoristi di Grecia e Spagna
per avviare un programma di scambi e formazione in materia di diritto del lavoro


9 ottobre 2025 – Si è aperto oggi pomeriggio a Cagliari, presso il Palazzo dei Congressi, il Convegno Nazionale di AGI (Avvocati Giuslavoristi Italiani) dal titolo il “Lavoro Sicuro”.

«C’è bisogno di un radicale cambio di prospettiva, sia nel modo di pensare alla sicurezza sia negli strumenti di tutela – ha sottolineato la presidente nazionale di AGI Tatiana Biagioni nel suo intervento di apertura – in un mondo del lavoro in profonda trasformazione, la sicurezza non è più da intendersi soltanto come protezione dal danno fisico ma anche come “prevenzione” emotiva e psicologica: stress, burnout, isolamento, fragilità mentale sono questioni di cui dobbiamo iniziare a occuparci seriamente». «La sicurezza, poi, non deve più essere solo un adempimento normativo, un insieme di misure tecniche da mettere in atto nel timore di pene e sanzioni – prosegue la Presidente – queste ultime sono certamente necessarie, così come servono controlli efficaci, ma per un lavoro sicuro abbiamo bisogno soprattutto di cultura, prevenzione, progettazione inclusiva che deve tener conto della persona nella sua interezza, fisica e psichica, e del contesto in cui vive e lavora».

Quindi il saluto del presidente del CNF Francesco Greco, in collegamento da remoto: «L’Avvocatura è viva e partecipe, pronta ad affrontare le sfide che l’attendono. Ne è prova il numero straordinario di circa 2500 iscritti al nostro prossimo Congresso Nazionale di Torino, senza precedenti. Questo successo è anche merito delle associazioni forensi, che infondono linfa e vitalità all’Avvocatura: tra queste, AGI si distingue per l’impegno costante e per la forza della propria specializzazione. Il taglio e i contenuti di questo Convegno sono di grande rilievo: il tema della sicurezza sul lavoro resta oggi di stringente attualità e di estrema gravità, poiché gli incidenti continuano a essere una delle principali piaghe che colpiscono il mondo del lavoro. Un’Avvocatura seria e matura non può limitarsi alla sola attività difensiva nelle aule di giustizia: deve partecipare attivamente alla vita del Paese. Abbiamo le competenze giuridiche per approfondire i temi che riguardano il diritto e per contribuire, con proposte concrete, al lavoro del legislatore. Le nostre riflessioni e analisi nascono dallo studio dei testi, ma trovano applicazione quotidiana nella pratica professionale, trasformandosi in un contributo reale alla crescita del sistema giuridico e sociale».

A seguire l’intervento di Giuliana Murino, presidente di AGI regionale: «In un mondo del lavoro che cambia, variano anche i rischi lavorativi e i soggetti che necessitano di maggior tutela. Le nuove forme di organizzazione lavorative possono incidere sulla qualità del lavoro e sulla salute e sicurezza comportando rischi e sfide di nuovo tipo che devono essere anticipati e affrontati per garantire la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. Valutare correttamente questi rischi e individuare le strategie per affrontarli comporta una visione generale e non settoriale della sicurezza - separata dal contesto aziendale - cioè quella della sicurezza come elemento coessenziale dell’organizzazione dei vari processi produttivi e risultato della loro qualità ed efficacia. Un ambiente di lavoro sicuro richiede una combinazione di regole rigorose, una formazione efficace dei lavoratori e un solido programma di controllo sanitario. Investire nella sicurezza non solo protegge lavoratori e lavoratrici, ma migliora la reputazione aziendale, riduce i costi legati agli infortuni e favorisce un ambiente lavorativo più produttivo e soddisfacente per tutti».

La parola è quindi passata all’avvocato Giuseppe Bassu che ha ricordato il giurista Salvatore Satta a 50 anni dalla morte.

A seguire, Maria Annunziata, presidente Cassa Forense, sempre in collegamento, ha fornito una fotografia dell’Avvocatura. «I numeri ci dicono che quest’anno c’è stato un considerevole aumento delle cancellazioni e una “resistenza” alle nuove iscrizioni: nel 2024 abbiamo avuto un numero di iscrizioni di avvocate di 3.345, quest’anno – anche se il dato è parziale – siamo a 1.783. Anche le nuove iscrizioni degli uomini sono calate da 2.427 a 1.358. In questo momento così delicato e con una categoria così vasta e diversa, parliamo di una platea di 240.000 avvocati che va da un estremo all’altro perché continuiamo ad avere 90.000 professionisti con reddito inferiore a 20.000 euro e solo il 7 per cento con un reddito superiore a 100.000, la Cassa deve essere in grado di ripensare e potenziare il welfare attivo: abbiamo le risorse e dobbiamo impiegarle per le esigenze di tutti».

La parola è quindi passata a Mario Scialla, coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense, che ha sottolineato la vitalità dell’Avvocatura. «La Cassa parla di una evidente rarefazione dei numeri delle iscrizioni, ma l’interesse per la politica forense rimane alto come dimostrano gli iscritti al Congresso e le 317 mozioni presentato. C’è tanta voglia di politica e questo è un motivo di grande soddisfazione che deve spingere l’evoluzione dell’Avvocatura. Abbiamo già raggiunto grandi risultati, penso all’equo compenso o alla separazione delle carriere, tema sul quale siamo già impegnati nelle campagne referendarie; ma il risultato di cui sono più orgoglioso, una battaglia dell’OCF, è stato quello di rinviare, per ora solo di un anno ma ci auguriamo che si intervenga ancora più pesantemente, sulla legge Orlando, sulla riforma sull’ampliamento delle competenze del giudice di pace».

Quindi Matteo Pinna, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari, sull’attualità del tema congressuale: «Oggi il diritto del lavoro intercetta la modernità come pochi altri e cerca di interpretarla e governarla nell’impatto sui diritti e sulle tutele. “Lavoro sicuro” è quello in cui i principi costituzionali trovano nuove forme di tutela a fronte di una transizione tecnologica senza precedenti, caratterizzata da dematerializzazione e delocalizzazione, i cui effetti osserviamo ogni giorno. Il diritto del lavoro è chiamato oggi a “riscrivere sé stesso” per evitare che dietro la modernità digitale e organizzativa si celino nuove forme di subordinazione o sfruttamento, difficili da individuare con gli strumenti tradizionali».

Infine Rosanna Mura, presidente del CPO dell’Ordine Avvocati Cagliari: “Oggi il concetto di tutela si amplia sempre più, includendo beni immateriali. Penso, per esempio, a tutto l’ambito delle molestie sul lavoro – alle quali, giustamente, sarà dedicata grande attenzione – ma anche, in senso positivo, all’evoluzione del concetto di salute: non più soltanto assenza di malattia, ma ricerca di benessere. Tradotto nel contesto lavorativo, questo significa ampliare le tutele immateriali e rafforzare il welfare. Dal punto di vista delle pari opportunità, ciò si traduce nella possibilità, per ciascuna e ciascuno, di trovare il proprio spazio nel mondo del lavoro senza dover rinunciare alla vita privata».

Al termine dei saluti istituzionali si è tenuto il dialogo “L’Avvocatura: analisi e prospettive. Le associazioni specialistiche in Europa”. La prima sessione, moderata dalla giornalista Maria Carla De Cesari de Il Sole 24 Ore, ha visto la partecipazione di Luisa Corazza, professoressa ordinaria di Diritto del lavoro all'Università del Molise, Patrizia Corona, vicepresidente CNF, e Maurizio Scarparo, delegato della Cassa Forense dove è componente della Commissione Bilancio e Patrimonio e del Gruppo di lavoro “esperti in informatica”; la seconda sessione, coordinata dal giornalista Errico Novi de Il Dubbio, ha invece coinvolto Tatiana Biagioni, presidente AGI, Kostis Bakopoulos, avvocato membro del consiglio direttivo greco dell'Associazione Europea degli Avvocati del Lavoro; e Ana Gómez Hernández, avvocata, presidente dell'Associazione Nazionale degli Avvocati del Lavoro in Spagna (ASNALA) e presidente della Sezione di Diritto del Lavoro dell'ICAM (Istituto Spagnolo di Diritto del Lavoro).

A conclusione c’è stata la firma della convenzione che sancisce la collaborazione tra AGI e le associazioni giuslavoristiche greche e spagnole in ottica di studio e formazione. «Nello statuto di AGI – ha sottolineato Biagioni – formazione e “apertura” verso le realtà europee occupano un ruolo centrale. Questa convenzione rappresenta un primo passo concreto per costruire una rete di avvocati e avvocate europei che si occupano di diritto del lavoro e per offrire ai più giovani l’opportunità di svolgere percorsi formativi presso studi legali stranieri. Oggi il diritto europeo è parte integrante della nostra attività professionale: questo accordo segna l’avvio di un percorso volto a strutturare una formazione realmente europea. L’obiettivo è avviare un processo che ci porti oltre i confini nazionali, consentendo a tutti – giovani e meno giovani – di conoscere da vicino come si lavora negli studi legali del resto d’Europa».

Appuntamento a domani con i saluti di Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, e Desirè Manca, assessora regionale del Lavoro, e un ricco programma di dialoghi, tavole rotonde e workshop.

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