La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 19367/2025, conferma l’applicabilità di sanzioni disciplinari severe anche nei riguardi di una lavoratrice in stato di maternità se si riscontra una colpa grave.
Le normative sulla protezione della maternità, rimarcano i giudici, devono essere bilanciate con le esigenze dell’impresa e con l’analisi della condotta delle lavoratrici.
Nel caso in questione, viene dunque riconosciuta la legittimità del licenziamento disciplinare per una condotta della lavoratrice che aveva avuto anche conseguenze di carattere penale.