Costituisce una ipotesi di discriminazione collettiva, con le conseguenti condanne a carico dell’azienda, l’affermare di assumere solo uomini o donne con più di quarant’anni.
Lo afferma il Tribunale di Busto Arsizio con sentenza del 3 febbraio 2025. Le affermazioni sono qualificate come discriminazione indiretta perché idonee a scoraggiare le lavoratrici dal candidarsi per ruoli dirigenziali.