Introducendo misure di raffreddamento della rivalutazione automatica delle pensioni superiori a quattro volte il minimo Inps, la Legge di Bilancio del 2023 non ha leso i principi di ragionevolezza, proporzionalità e adeguatezza a garanzia dei trattamenti pensionistici.
Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 19/2025 che dichiara dunque non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate da alcune sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei Conti.