Il lavoratore che intende insinuarsi allo stato passivo della società datrice sottoposta a sequestro giudiziario può provare l’esistenza del rapporto di lavoro (oltre che natura e quantificazione del credito) attraverso il deposito di buste paga e modelli Cud.
Lo stabilisce la Corte di Cassazione, quinta sezione Penale, con la sentenza n. 2147/2025.