L’applicazione del periodo di comporto ordinario al lavoratore disabile costituisce una forma di discriminazione indiretta, data la sua patologia. Lo stabilisce la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 170/2025.
Ne consegue che il lavoratore disabile non può venire licenziato per il normale superamento del periodo di comporto: il datore è tenuto ad acquisire preventivamente le informazioni sulla correlazione tra assenze per malattia e stato personale di disabilità.