La Corte di Cassazione, con l’ordinanza interlocutoria 24928/2024, si rivolge alla Corte di Giustizia dell’Unione europea per un riscontro in materia previdenziale.
I giudici rimandano alla corte europea per stabilire “se possa o meno riconoscersi l’integrazione al minimo, in caso di richiesta di totalizzazione di contributi, maturati in diversi Stati dell’Unione, quantomeno alle stesse condizioni previste per i cittadini residenti in Italia, che abbiano maturato tutta la contribuzione prevista per fruire dell’integrazione al minimo dell’assegno e/o pensione” (nella specie, 5 anni).