Licenziamento: Tribunale di Civitavecchia, sentenza del 15 maggio 2024

Il Tribunale di Civitavecchia, con sentenza del 15 maggio 2024, ha giudicato ritorsivo il licenziamento di una lavoratrice perché motivato esclusivamente dalle motivazioni di quest’ultima, all’interno di un rapporto di lavoro etero-organizzato.

Nel dettaglio, la ricorrente nel 2021 aveva iniziato a lavorare per la società: i turni erano inizialmente basati sulle sue disponibilità per venire poi imposti in modo unilaterale dalla società che ha giustificato il licenziamento per il rifiuto di accettare le nuove condizioni di contratto. La lavoratrice di contro sosteneva che il recesso rappresentava una rappresaglia di fronte a richieste di chiarimenti e rivendicazioni economiche.

Il giudice del lavoro ha prima di tutto riconosciuto che il rapporto di lavoro rientrava, dal 2022, nella fattispecie dell’etero-organizzazione, secondo quanto indicato dall’art. 2 del dlgs. n. 81/2015.

In aggiunta, le testimonianze e la documentazione raccolte dimostravano che il licenziamento era privo di motivazione legittima e che era avvenuto subito dopo le rivendicazioni della lavoratrice.  Considerata l’etero-organizzazione del rapporto, il Tribunale ha concluso che andasse applicata la disciplina del lavoro subordinato, inclusa la tutela contro il licenziamento illegittimo prevista dal dlgs. n. 23/2015.

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