La mancata comunicazione da parte del beneficiario dello svolgimento di un’attività autonoma, anche se non nuova, è motivo di decadenza della Naspi: Corte di Cassazione, ordinanza n. 846/2024

La mancata comunicazione da parte del beneficiario dello svolgimento di un’attività autonoma, anche se non nuova, è motivo di decadenza della Naspi. Lo indica la Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 846/2024.
Il pronunciamento ha origine dal ricorso proposto dall’Inps che aveva considerato decaduto dal sostegno economico un lavoratore che durante la sua fruizione svolgeva contemporaneamente un’attività autonoma senza dichiarare il reddito stimato dall’attività.
In particolare i giudici, richiamando l’art. 10 del dlgs. 22/2015, sottolineano che anche in caso di svolgimento di attività di lavoro autonomo prima dell’erogazione Naspi, il beneficiario deve comunicare il reddito presunto all’ente previdenziale entro un mese, non dall’inizio dell’attività, ma dalla domanda di indennità.

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