La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza 40702/2023, sottolinea che la condotta del dipendente che usa per scopi personali il computer affidatogli per ragioni di servizio, integra il reato di peculato, sottraendo del tempo alla Pa datrice di lavoro.
I giudici sottolineano che il reato di peculato d’uso non si configura se l’uso di un bene di servizio è episodico e occasionale e non lede la funzionalità della pubblica amministrazione e se non causa un danno patrimoniale apprezzabile.
Al contrario, si integra ogni volta che il bene affidato per ragioni di servizio viene usato in maniera sistematica e prolungata per ragioni personali.