Con la sentenza relativa al caso n. C-134/22, la Corte di Giustizia dell’Unione europea precisa che l’obbligo per il datore di lavoro di rendere informazioni alle autorità in caso di licenziamento collettivo consente all’autorità competente di conoscerne le ragioni.
Non rappresenta quindi una tutela per i lavoratori, ma ha la finalità di comunicare, oltre alle ragioni, il numero e le categorie di lavoratori coinvolti e il periodo in cui sono previsti i licenziamenti.
I giudici europei sottolineano inoltre che il mancato adempimento non integra gli estremi per l’invalidità dei licenziamenti collettivi.