Nessun automatismo nel licenziamento del dipendente con 13 giorni di scopertura nelle presenze dell’anno. Lo stabilisce la Corte di Cassazione con la sentenza n. 18372/2023.
I giudici ricordano che vanno valutate le ragioni e va considerato il principio di proporzionalità. “Il licenziamento non è una conseguenza automatica e necessaria”, si legge nel pronunciamento, con un richiamo al potere-dovere “di valutare l’effettiva portata dell’illecito tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto e, quindi, di graduare la sanzione da irrogare”.