È grave la condotta del lavoratore che consegna il proprio badge ad un collega per attestare la sua presenza in azienda quando ancora non ha raggiunto il luogo di lavoro: la Corte di Cassazione, con l’ordinanza 10239/2022, conferma così definitivamente il licenziamento per giusta causa.
Il provvedimento era stato comminato da un’azienda di trasporti pubblici al dipendente al quale veniva contestato l’uso distorto del rilevatore di presenza e del tesserino personale.
Va considerata irrilevante, sottolineano i giudici, la durata dell’assenza quando la ripetizione della condotta, tra l’altro non episodica, connota la gravità tale da giustificare la sanzione espulsiva.