21 febbraio 2023
La Corte di Cassazione, attraverso alcune ordinanze, ha rimarcato gli obblighi delle parti nelle cause per lavoro eccessivo. L'ordinanza 34968/2022 indica che il dipendente, nel chiedere un risarcimento per danni legati al ritmo eccessivo, deve provare lo svolgimento di prestazioni in modalità nocive. Il datore, invece, deve dimostrare che la prestazione è svolta secondo particolarità del lavoro, esperienza e tecnica, in modo congruo e tollerabile. Al lavoratore spetta anche l'allegazione degli indici di nocività a cui è esposto e del nesso eziologico tra obblighi di prevenzione e danni subiti, come riporta l'ordinanza 35177/2021.