4 gennaio 2023
Spetta al datore di lavoro, e non al lavoratore, provare le dimensioni dell’impresa o il giustificato motivo di licenziamento, secondo quanto sottolineato dalla Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con l’ordinanza n. 38029/2022.
Il pronunciamento fa riferimento al licenziamento di una lavoratrice per mancato superamento della prova, giudicato tanto dal tribunale quanto dalla Corte d'Appello come "un ordinario licenziamento", soggetto quindi "alla verifica giudiziale della sussistenza o meno della giusta causa o di giustificato motivo".