Con la sentenza relativa alla causa C-607/20, la Corte di Giustizia dell’Unione europea si è pronunciata in materia di welfare aziendale di fronte al caso di un’impresa del Regno Unito che ha offerto dei buoni acquisto ai suoi dipendenti, all’interno di un programma per premiare il personale più meritevole ed efficiente.
Nello specifico, i beneficiari della misura potevano usufruire del buono via Internet, selezionando un elenco di rivenditori al dettaglio presso i quali utilizzarlo. Da parte sua, il fisco britannico aveva richiesto l’Iva su tali buoni, ritenendoli una prestazione di servizi resa gratuitamente per scopi estranei all’attività della società.
Secondo la Corte, vista la natura di tali premi, l’attribuzione a titolo gratuito dei buoni d’acquisto è invece diretta a incrementare il rendimento dei dipendenti e, dunque, al buon funzionamento e alla redditività dell’impresa e quindi non è tassabile ai fini Iva.
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