24 novembre 2022
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Nasrin Sotoudeh è una avvocata iraniana in prima linea nella lotta per i diritti umani: nel 2017, a causa della sua attività professionale rivolta anche alle donne e agli uomini accusati di attività sovversive dal regime iraniano, è stata condannata a 38 anni di carcere.
Dopo una riduzione della pena a 27 anni, in seguito nuovamente aumentata di cinque, a cui sono stati aggiunti 148 colpi di frusta, scontati tre anni di prigionia Nasrin è riuscita ad ottenere prima il ricovero in ospedale per le precarie condizioni di salute e, in seguito, un periodo di permanenza nella sua abitazione.
Qui l’ha raggiunta via web la giornalista Carmen Lasorella per comunicarle che è la vincitrice del premio internazionale “Ipazia”, dedicato all’eccellenza femminile: la premiazione si terrà a dicembre a Genova, in occasione della Giornata mondiale dei Diritti dell’Uomo.
Su iniziativa dell’Ufficio di Presidenza di AGI Lazio, d’intesa con la giornalista, la Presidenza Nazionale di AGI e il Consiglio Nazionale Forense hanno deciso di rafforzare le iniziative a sostegno di Nasrin Sotoudeh.
“AGI e il CNF saranno presenti alla premiazione e si faranno promotori nelle prossime settimane di ulteriori iniziative di solidarietà e a tutela della persona e dell’avvocata”, ha dichiarato Tatiana Biagioni, presidente nazionale AGI, che ha ricordato come Nasrin sia “da sempre impegnata a difendere i diritti umani e la voglia di libertà di donne e uomini, ragazze e ragazzi iraniani, in un momento di particolare difficoltà per l’esercizio dei diritti umani in Iran”.
Questa sera una breve sintesi dell’intervista condotta da Lasorella verrà trasmessa nell’edizione delle 20 del Tg La7 condotto da Enrico Mentana e a seguire, sulla stessa rete, uno secondo stralcio rilevante verrà mandato in onda nel corso del programma Piazzapulita di Corrado Formigli.
“Un’ulteriore occasione di informazione e per sostenere l’impegno di AGI e CNF nelle iniziative di supporto e solidarietà in favore di Nasrin Sotoudeh e per sottolineare, ancora una volta, la violenza del regime iraniano”, ha commentato la presidente Biagioni, augurandosi che la collega possa tornare presto in libertà anche per tutelare le ragazze della rivoluzione di Teheran.