È ritorsivo il licenziamento del lavoratore per aver reso una testimonianza ritenuta falsa dal datore perché contrastante con i propri assunti difensivi, nell’ambito di un giudizio intentato da un collega.
Lo stabilisce l’ordinanza n. 8857/2025 della Corte di Cassazione. Per i giudici, nel caso in questione, il carattere ritorsivo del licenziamento è rappresentato dall’intento di reagire all’esito vittorioso del giudizio in cui il dipendente coinvolto ha testimoniato in modo contrario alla società.