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29 gennaio 2025
Non si può utilizzare l’istituto del whistleblowing per scopi essenzialmente di carattere personale o per rivendicazioni e contestazioni inerenti al rapporto di lavoro nei riguardi dei superiori. Lo stabilisce la Corte di Cassazione con la sentenza n. 1880/2025.
I giudici rimarcano che l’istituto ha gli obiettivi di delineare un particolare status giuslavoristico a favore del soggetto che segnala illeciti e di favorire l’emersione di fatti illeciti all’interno delle organizzazioni pubbliche: è dunque escluso se la denuncia nei confronti del superiore avviene per interesse personale, come nel caso in questione.
