identici fatti costitutivi, questioni relative alla qualificazione del rapporto e collegamento societario. Ord. 10-12-2013 Tribunale di Roma dr.ssa Buconi

12 settembre 2014

Generico ,

Tribunale di Roma, 10 dicembre 2013 (ord.) Est. Maria Lavinia Buconi, A. A. c/ E.R.C. S.r.l. in liquidazione e altre.

Rito Fornero – domande fondate su fatti costitutivi non identici rispetto a quelle ex art. 18 L. n. 300/70 - improponibilità

1) Le domande che non implicano un recesso datoriale illegittimo e che non sono state proposte ai fini della determinazione della retribuzione globale di fatto – quali la domanda di accertamento dell'illegittimità ed inefficacia della sospensione in CIGS in deroga a zero ore, domanda di risarcimento del relativo danno, domanda di riammissione in servizio del ricorrente e di risarcimento del danno dalla data del licenziamento a quella della riammissione, domanda di accertamento dell'espletamento di lavoro straordinario da parte del ricorrente – sono improponibili poiché si fondano su fatti costitutivi non identici rispetto a quelli su cui si fondano le domande proposte dal ricorrente ex art.18 L. n.300/70. Ed “infatti, il medesimo comma 48 dell'art.1 legge n.92/2012 prevede testualmente che non si possono proporre unitamente alle domande ex art. 18 cit. domande fondate su fatti costitutivi non identici rispetto a quelli propri delle medesime: tale disposizione evoca testualmente la categoria processual-civilistica dell'improponibilità, categoria di segno esattamente contrario a quella del mutamento del rito e della preventiva separazione delle domande”.

Rito Fornero – domanda di accertamento dell’unitario centro di imputazione – improponibilità in via principale – proponibilità in via incidentale

1) L'art. 1 L. n.92/2012 – laddove prevede che con il rito introdotto dai commi 47 ss. della medesima legge possano essere affrontate tutte le questioni pregiudiziali rispetto alle domande ex art 18 L. n.300/70 - parla di "questioni" e non di domande. Pertanto, devono ritenersi improponibili in via principale con il ricorso ex art.1 comma 48 le domande di accertamento del carattere subordinato del rapporto in generale nonché le domande di accertamento della titolarità del rapporto in capo ad un datore di lavoro diverso da quello formalmente risultante.

2) Viceversa non può ritenersi “astrattamente preclusa nel giudizio ex arti commi 47 ss. L. n.92/2012 la verifica in via incidentale della fondatezza della questione relativa all'unitarietà del centro di imputazione, ove dalla risoluzione della medesima dipenda l'esito del giudizio di merito sulle domande ex art. 18 cit.”. Deve ritenersi che condizione necessaria e sufficiente per l'applicazione del rito previsto dall'art. l c.47 L. n.92/2012 è la proposizione di una domanda ex art. 18 L. n.300/70, non essendo consentita alle parti la scelta di un rito diverso; “pertanto, nel caso in cui nelle conclusioni del ricorso introdotto con il rito speciale, venga richiesta una delle tutele introdotte dal nuovo art. 18, ancorché nei confronti di un datore di lavoro diverso da quello formale, deve essere adottata una pronuncia di merito (e dunque di accoglimento o di rigetto), e non di rito” (inammissibilità).

Avvocati Giuslavoristi Italiani

Recapiti

Indirizzo: Via Lentasio, 7
CAP: 20122
Comune: Milano
Telefono: +39 02 58305930
Fax: +39 02 58326379
C.F.: 97310270158
www.giuslavoristi.it

Orari

Dal Lunedì al Venerdì dalle ore
10:00 alle ore 13:00